2nd Virtualtour Affresco parte I

Casa del Principe di Napoli 
Buongiorno Amici

Oggi vorrei iniziare un discorso su un altro aspetto che sempre rapisce il Visitatore
Gli affreschi....


L’Affresco I Parte
La magia chimica dell’affresco
Le fonti dalle quali si parte per lo studio sulla Pittura dell’Antichità sono il manuale De Architectura de architectura di Vitruvio, e il libro XXXV delle naturalis historia di PIinio, quest'ultimo avrà con  Pompei un legame indissolubile per l'eternità.

L’affresco prevede che i colori mescolati all'acqua
 siano stesi “a fresco” direttamente sull'intonaco di calce e sabbia
Casa del Principe di Napoli
Questo asciugandosi imprigiona i pigmenti in una pellicola di carbonato di calcio compatta e resistente
Casa degli Amorini Dorati
Si tratta del processo di carbonatazione della calce prodotta dalla reazione della calce spenta dell’intonaco con anidride carbonica presente nell'aria, seguendo la formula chimica
Ca(OH)2+ CO2=CaCO3+H2O.
L’evaporazione dell’acqua dalla miscela dell’intonaco fa migrare l’idrossido di calcio verso la superficie della parete e attraversando la pellicola pittorica reagisce con l’anidride carbonica e produce carbonato di calcio.


dettaglio Casa del Criptoportico 
Per la realizzazione dei dettagli venivano utilizzati due diverse tecniche. A mezzo fresco; quando mediante lisciature della parete si riattivava in parte il fenomeno di carbonatazione oppure “a secco” con la stesura del colora o della tempera sull'intonaco asciutto. In questo ultimo caso venivano utilizzati dei leganti di natura organica come il latte di fico e persino latte e zafferano, il quale utilizzo viene citato da Plinio con riguardo al Tempio di Minerva ad Elide.
E’ chiaro che sia la tecnica “a mezzo fresco” che soprattutto quella “a secco” siano decisamente meno resistenti rispetto alle stesure a fresco, dato che non sono imbrigliate nella trama cristallina del carbonato di calcio della parete e tendono per cui a distaccarsi piuttosto facilmente lasciando così lacune nello storytelling decorativo. 
Spesso ci capita di notare delle linee di appoggio come una base di pittura più spessa dove forse si era proprio lavorato con una decorazione a sbalzo, ormai persa.


Nel prossimo pezzo vi racconterò dei colori utilizzati in antichità
alla prossima
Grazie Veronica

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